Settembre è il mio Capodanno

Settembre è sempre stato il mio vero inizio.

C’è chi festeggia a gennaio, tra brindisi e countdown, ma per me il Capodanno arriva adesso, quando l’aria si fa più fresca e le giornate iniziano ad accorciarsi con eleganza.

È in questo momento che scrivo i miei buoni propositi, chiudo capitoli che non mi servono più, e apro libri nuovi; a volte letteralmente, altre volte metaforicamente.

Settembre mi ha sempre coccolata.

È un mese che sa essere madre e rifugio: non urla, non pretende, ma sussurra possibilità.

I primi freddi mi risvegliano.

È un paradosso: mentre tutto il mondo sembra rallentare, io ricomincio a vivere davvero. Nel momento in cui il mondo là fuori si avvia verso il letargo, io torno a casa, ma anche dentro di me.

E in questo ritiro dal rumore, non mi isolo: mi ritrovo.

Gli incontri si diradano, le serate si fanno più intime, il tempo si dilata.

Eppure, mai come adesso, cresco.

Cresco nel silenzio di una tazza di infuso caldo, nella compagnia silenziosa di un libro, nell'ordine lento di un puzzle, nella trama invisibile di una serie tv che mi tiene compagnia come una vecchia amica.

La solitudine non è vuoto, è spazio sacro: è lì che coltivo la parte più autentica di me.

Quest'anno, ho atteso settembre con la stessa impazienza con cui da bambina aspettavo Babbo Natale. Forse perché questi mesi sono stati duri in un modo che non so spiegare, nemmeno a me stessa. Non è finita. Non ancora. Ma settembre, con il suo passo gentile, mi fa sperare che qualcosa si stia muovendo. Che forse, presto o tardi, si sistemerà tutto.

E oggi, una delle mie nuove partenze comincia da qui: da questo blog.

Scrivere è da sempre la mia forma più vera di respiro.

Da bambina lo facevo per giocare. Poi, per capire.

Per curare.

Per dare voce a quello che a voce non riuscivo a dire.

Scrivo da sempre.

Ma da un po’ non scrivevo più qui.

Ieri sera, nel bel mezzo di un pensiero scomodo su quest’estate così emotiva, mi sono chiesta perché.

E oggi, semplicemente, ho deciso di tornare.

Riparto da qui.

Da me.